Come ottenere liquidità immediata senza finanziamento bancario: 6 alternative

 

Le situazioni di scarsa liquidità sono un problema che accomuna molti imprenditori.
Quando si arriva a fine mese senza il denaro necessario a pagare fornitori e dipendenti, la tensione aumenta e ogni scelta - che sia il rinvio di un pagamento o l’apertura di un nuovo mutuo - ha ricadute importanti sulla vita dell’impresa, con il rischio di compromettere i rapporti e la reputazione dell’azienda.

Quando manca la liquidità è importante rimanere lucidi e individuare i migliori modi per garantire la continuazione dell’attività nel presente...ma con uno sguardo anche al futuro!

Ricorrere al finanziamento bancario, come spesso si è abituati a fare, non è la soluzione migliore: se da un lato ottieni subito la liquidità che ti serve, dall’altro crei dei costi (interessi e spese) che andranno a pesare sui tuoi utili futuri generando ulteriori problemi di liquidità (spesso infatti i fallimenti delle aziende partono dall’impossibilità dell’imprenditore a coprire i debiti creati).

 

Ricorrere al finanziamento bancario, come spesso si è abituati a fare, non è la soluzione migliore: se da un lato ottieni subito la liquidità che ti serve, dall’altro crei dei costi e riduci le disponibilità liquide future.

 

In Revelo siamo dell’idea che i problemi vadano risolti e non spostati; per questo riteniamo che “creare debiti su dei debiti” deve essere evitato, specialmente se la tua azienda non sta attraversando al momento un periodo “florido”.

In questo articolo trovi delle alternative al finanziamento bancario per ottenere liquidità immediata. Ne abbiamo individuate 6, ognuna delle quali ti consentirà di risolvere la mancanza di liquidità senza generare nuovi costi.

In più, dato che “prevenire è meglio di curare”, ti lasciamo 5 errori da evitare per non trovarsi senza liquidità.

 

 

La liquidità: cos'è e perché non dovrebbe mai mancare 

 

La liquidità è il denaro che garantisce ad un’impresa di mantenersi in attività sostenendo le spese correnti, come pagare i fornitori, dipendenti e i soci. Ma non solo: è anche il denaro utile per sviluppare nuovi progetti e far crescere il proprio business garantendo il futuro (autofinanziandosi e senza dover passare dalla banca).

Se manca la liquidità si rischia di compromettere i rapporti con fornitori, dipendenti e banche. Avere sane relazioni con questi soggetti è fondamentale per il successo dell’impresa e per mantenerle salde e durature nel tempo, la puntualità nei pagamenti è essenziale.

Infatti, quando non c’è abbastanza liquidità per pagare le spese correnti, la prima cosa che si fa è rinviare i pagamenti (rinvio il pagamento di fornitori, fisco, Inps, a volte anche la rata del mutuo). Se questa diventa un’abitudine, ogni volta che posticipi un pagamento vai incontro a dei rischi che possono compromettere la vita dell'impresa.

  • Per primo rischi di danneggiare la tua reputazione come imprenditore e la serietà della tua azienda, in modo particolare se operi in un perimetro territoriale ristretto dove “le voci” corrono in fretta.

  • Rischi che il creditore si attivi per il recupero coattivo del credito con azioni forzose quali ipoteche giudiziarie o pignoramenti, creando nuovi costi a tuo carico (come spese legali, spese giudiziarie, sanzioni, interessi di mora) nonché rendendo pubblica al sistema bancario la tua posizione di difficoltà finanziaria;

  • Nei casi più gravi, quando la mancanza di liquidità diventa patologica e i crediti non possono più essere recuperati, si va inevitabilmente verso il fallimento: ricorda che il creditore può presentare istanza di fallimento al giudice qualora non fossi in grado di saldare il debito.

 

Come ottenere liquidità immediata per la tua impresa

 

Per evitare questi rischi ed avere la liquidità necessaria per sostenere le spese correnti, la soluzione più diffusa è rivolgersi alla banca per un finanziamento.

Con il finanziamento bancario hai immediatamente il denaro che ti serve. Ma attenzione!

Anche se banale dirlo, ricorda che ogni euro prestato deve essere restituito; in più ci sono gli interessi che, a volte, possono essere molto elevati, soprattutto se la tua azienda è già in difficoltà.
Infatti, se il tuo rischio di insolvenza è alto, ovvero hai già dei debiti da saldare, il finanziamento avrà un costo maggiore in interessi e spese e corri il rischio di non riuscire a pagare le rate.

Il rischio più grande del finanziamento sta proprio nella difficoltà a ripagare il debito. Per questo l’abitudine di ricorrere a prestiti di denaro per saldare gli altri debiti (pagare i fornitori, dipendenti, altri mutui sottoscritti in passato) senza tener conto della situazione di difficoltà in cui già versa l’azienda è fallimentare e anziché risolvere i problemi, li sposta di qualche mese, spesso aggravandoli.

Ricorrere al finanziamento è ragionevole solo per investimenti che produrranno aumenti di fatturato e maggiori entrate future. Ma se si tratta di ottenere liquidità per pagare i debiti correnti, esistono soluzioni più “salutari” che ti danno denaro immediatamente spendibile senza creare nuovi costi o senza creare ulteriori difficoltà.


 

Le 6 alternative al finanziamento bancario per ottenere liquidità immediata

 

  1. Vendi i beni non più necessari all’attività, perché inutilizzati, inefficienti e obsoleti
    Parliamo di fabbricati vuoti, macchinari obsoleti e scorte di magazzino non utilizzate. Vendere questi beni ha un duplice effetto: ottieni la liquidità che ti serve per far fronte alle spese correnti e, allo stesso tempo, abbatti i costi.
    Per quanto riguarda i fabbricati, gli immobili che non utilizzi (se non in minima parte) non producono alcun valore e ti costano in IMU, tassa sui rifiuti, spese di manutenzione o altro. Venderli crea liquidità immediata e abbatte i costi futuri.
    Se pensi ti possano tornare utili in futuro, mettili in affitto: in questo modo produci un flusso di cassa in entrata costante con cui puoi coprire i costi generati dal loro mantenimento, senza intaccare altra liquidità.
    Stessa cosa per quei macchinari che non cambi da un po’, soggetti a frequenti riparazioni e manutenzioni e non più efficienti come un tempo (i macchinari obsoleti allungano i tempi di produzione). Recupera liquidità vendendoli; oppure, in un’ottica più lungimirante, valuta se sostituirli con modelli più recenti in modo da abbattere i costi e avere più liquidità in futuro, o valuta se ti è conveniente esternalizzare parti del processo produttivo.
    Infine, controlla sempre il tuo magazzino: potresti avere materiale eccedente il fabbisogno produttivo o non più necessario alla tua attività. E’ sempre consigliabile non dimenticarsene e vendere queste scorte prima che vadano fuori commercio.

  2. Smobilizza le risorse finanziarie vincolate
    Gli investimenti in prodotti finanziari che hai fatto in passato (azioni, obbligazioni, titoli stato, polizze assicurative di investimento) possono essere smobilizzati e spesso anche in tempi brevi. Puoi avere di ritorno i soldi investiti mediamente in 7-15 giorni e recuperare così liquidità. (Controlla però che non ci siano penali o condizioni contrattuali sfavorevoli).

  3. Concentrati maggiormente sui clienti che rispettano termini e scadenze
    Non dedicare troppo tempo ed energie nella gestione di clienti morosi o che portano poco profitto: i ritardi nei pagamenti diminuiscono la tua liquidità ed è un rischio di cui devi tener conto in sede di trattativa.
    Il cliente che paga sempre in ritardo (o che non paga), sottrae il tuo tempo e le tue risorse: non aver paura di inviare solleciti di pagamento e concedi dilazioni solo se ne vale la pena.

  4. Posticipa i pagamenti con i fornitori o trova uno o più clienti disposti ad anticipare i pagamenti
    Sei sei in un periodo di stress finanziario ma hai sempre mantenuto ottimi rapporti con i tuoi fornitori, chiedi di posticipare i pagamenti in modo da poter far fronte alle spese più urgenti (siete entrambi imprenditori ed entrambi comprendere le difficoltà di fare impresa; l’importante è che questa non diventi un’abitudine).
    Oppure, prova a recuperare liquidità dai clienti di cui sei un fornitore strategico che, pur di garantirsi l'approvvigionamento della fornitura sarà disponibile ad accorciare se non anticipare i pagamenti.

  5. Rinegozia i debiti già esistenti verso le banche
    Se stai ancora saldando i vecchi debiti con le banche, anziché chiedere ulteriori finanziamenti prova a rinegoziare gli accordi già in essere: ridefinendo scadenze e allungando i tempi di pagamento della parte di debito ancora da rimborsare, avrai rate più contenute e ti rimarrà liquidità subito spendibile.

    Facciamo un esempio:

    Negli ultimi anni hai fatto diversi investimenti, tutti finanziati con mutui chirografari a breve scadenza (dai 3 ai 5 anni). Purtroppo l’attività non produce più utili con costanza e ultimamente non ti resta più denaro sufficiente a coprire le spese, tra cui pagare le restanti rate dei mutui.

    Le strade per ottenere liquidità sono due:
    a)     chiedi un finanziamento
    b)     rinegozi il debito

    Mettiamo ora a confronto le due soluzioni ipotizzando che il tuo debito ammonti a 300’000€ con tasso d’interesse al 3%, da rimborsare in 5 anni. L’importo totale da rimborsare è di 322’500€ con rate di 5’375€ al mese completo di interessi. Ad oggi, hai pagato il 50% del debito e ti rimangono da pagare 161’250€ (in 30 mesi).

    a)    chiedi il finanziamento (da evitare)
            Apri con la banca un nuovo mutuo di 100’000€, interessi sempre al 3% e rimborsabile in 5 anni. La nuova rata completa di interessi sarà di 1’792€ al mese e sommando le rate del vecchio mutuo e del nuovo finanziamento, hai un totale di 7’177€ al mese da coprire.
    Anche se per qualche mese hai coperto le rate del vecchio mutuo, ti sei creato un debito ancora maggiore per il futuro e devi sperare che la tua attività cominci seriamente a produrre utili per poterlo ripagare.
    L’alternativa è accantonare i 100.000 euro ricevuti per garantirti il pagamento della rate. Ma, a questo punto, che senso ha avuto fare un nuovo finanziamento?

    b)    rinegozi il debito (vera soluzione)
            Parti da quello che ti rimane da pagare del vecchio mutuo, in questo caso 161’250€ in rate da 5’375€ per i restanti 2 anni e mezzo. Rinegozia il debito, cioè chiedi alla banca di portare da 2 anni e mezzo a 5 anni la scadenza del mutuo, l’importo delle rate mensili passerà da 5’375€ a 2’700€ circa, rendendoti più agevole il pagamento e facendoti rimanere della liquidità per coprire le spese correnti.
    Nella sostanza, ti metti nella condizione di avere maggiore liquidità ogni mese, senza aumentare i tuoi debiti. In una semplice operazione elimini definitivamente lo stress finanziario.

  6. Interrompi le spese correnti (uscite di denaro) non essenziali alla tua attività
    Se le risorse scarseggiano, individuare gli sprechi è il primo passo per ottenere liquidità. Scovare gli sprechi non è mai semplice, ma una volta riconosciuti ed eliminarli avrai denaro disponibile da investire in ciò che veramente conta. Per saperne di più sugli sprechi, leggi come ridurre gli sprechi.

     

     

 

5 errori da evitare per non trovarsi senza liquidità

 

Siamo dell’idea che “prevenire è meglio che curare”: data l’importanza che riveste la liquidità per la sopravvivenza e il successo di ogni impresa, è sempre meglio evitare le cattive prassi che generano mancanza di denaro corrente, necessario a mantenere saldi e floridi i rapporti con i terzi.
Ne abbiamo individuate 5:

  1. Trattare con superficialità le dilazioni di pagamento concesse ai clienti.

    Per timore di perdere i clienti, è abitudine concedere dilazioni di pagamento a tempo indeterminato senza assicurarsi di venire effettivamente pagati alla scadenza, lasciando molta libertà sui termini e senza inviare solleciti e fare pressioni.

    Il rischio è quello di trovarsi nella situazione in cui l’attività guadagna ma non incassa a cui si aggiunge il fatto che non si ha la certezza di quando si recupererà il credito e, nei casi più gravi, se si recupererà (il cliente nel frattempo potrebbe anche fallire).

    E’ sempre bene creare relazioni sane che possano poi essere durature, tali relazioni sono quelle da cui tutte le parti traggono un vantaggio (il prezzo deve essere giusto e il corrispettivo pagato).

  2. Non definire le scadenze di incasso dai clienti in linea con quelle di pagamento dei fornitori.
    Se viene definito che i clienti pagano a 90 giorni e i fornitori a 30, è evidente che non avrai la liquidità necessaria per pagare questi ultimi prima di 90 giorni.

    Il rischio è quello di trovarsi senza liquidità nel momento del bisogno e, in caso di urgenza, si è costretti a chiedere un finanziamento (nonostante il fatturato sia in crescita e si potrebbe pure farne a meno).

    Anche per la gestione della liquidità, pianificare è essenziale, occorre prevedere i flussi di cassa futuri per pianificare le uscite in relazione alle entrate.

  3. Fare grandi investimenti (in beni strumentali, impianti, fabbricati) usando tutta (o quasi) la liquidità corrente.
    Anche se l’attività sta andando bene e al momento la liquidità non manca, non è mai consigliabile spendere tutto in un solo momento.

    Il rischio è quello sottrarre denaro essenziale per l’attività corrente (acquisto di materiali, pagamento dipendenti ecc..) o di non avere la liquidità necessaria in caso di imprevisto.

    Quanto pianifichi investimenti in beni strumentali (fabbricati, impianti, macchinari) finanziati in parte con risorse personali e in parte mediante finanziamento bancario a medio/lungo termine, la durata del finanziamento dove essere connessa alla capacità dell’impresa di produrre flussi di cassa positivi.

  4. Sottovalutare i prelevamenti dei soci.
    I soci, in quanto tali, possono sempre prelevare denaro dall’impresa. Ma è opportuno tenere la situazione sotto controllo, specie quando si preleva senza considerare quanti utili verranno prodotti (spesso infatti vengono prelevate le stesse somme di quando l’azienda andava bene in periodi in cui si ha un calo delle vendite e degli utili).

    Il rischio è sempre lo stesso: dover indebitare l’impresa per far fronte a situazioni di urgenza, generando un incremento delle spese correnti.

    Attenzione! Per legge i soci possono prelevare solo nel limite degli utili. Se prelevi di più, in caso di difficoltà potresti essere chiamato a rispondere personalmente dei debiti della società.

  5. L’attività sta “bruciando” denaro (e non te ne sei ancora accorto)
    Questo capita soprattutto ai titolari di attività il cui incasso dai clienti è rapido (come i dettaglianti, ristoratori, ecc…), dove la grande quantità di risorse “già in tasca” nasconde eventuali perdite (dovuti a sprechi o leggerezza nell’uso del denaro).

    Non farti illudere dal denaro che hai in cassa. Prima di spenderlo accertati che l’attività sia in utile e tieni conto dei debiti che già hai (banche, fornitori, dipendenti ecc.)

 

Conclusioni

 

Se ti manca liquidità e la tua azienda sta vivendo un periodo difficile ricorrere al finanziamento bancario in realtà non ti aiuta ma crea solo nuovi debiti, a volte compromettendo il futuro dell’impresa stessa.
Recuperare invece liquidità da quello che già è in tuo possesso (vendendo i beni, rinegoziando i debiti, rivedendo i termini dei pagamenti, eliminando gli sprechi) garantisce la continuità dell’attività senza aggravare la tua situazione debitoria.

Per non farsi mai mancare denaro corrente, oltre che evitare da principio le “cattive prassi” che svuotano le tue casse inutilmente, è estremamente utile implementare un sistema di gestione della liquidità in grado di individuare le ragioni per cui ti manca la liquidità e fornirti le soluzioni: non sempre è così facile scovare dove stai perdendo denaro.

 

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